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World Sports Festival, Vienna 8-11 Luglio 2010

Giobbi Riposati VolpiUna sola parola per descrivere quest’esperienza.        Indimenticabile.
Aspettavamo il “World Sports Festival” da tanto, troppo tempo.
Avevamo preparato tutto nei minimi particolari, dalla scelta dell’aereo più economico sino al numero di divise che ci saremmo dovuti portare in valigia.
Ci siamo dati appuntamento alla mattina dell’8 Luglio, ore quattro e mezza, senza aver chiuso occhio prima, ritrovati davanti alle scale della Sezione come a simboleggiare che se stavamo partendo era sia grazie alla Sezione, sia per il bene della stessa.
Mio padre ci ha caricati in macchina tutti e tre e alle 5 e mezzo siamo arrivati davanti a Firenze Peretola per fare il check in.
L’aereo parte puntuale alle 6,45, breve sosta a Bologna e alle 9 tocchiamo la pista di Vienna Schwechat.
Nel salone degli arrivi troviamo un tipo piuttosto strano, in pantaloni militari, con un cartello con su scritto “Federico Giobbi, WSF”. Fotonico.
Dopo esserci presentati, ci accompagna fuori all’aeroporto dove avremmo dovuto aspettare un pullman che ci avrebbe portato all’hotel Pyramide assieme ad un gruppo di giocatori di basket spagnoli. 15 minuti e arriviamo alla “Players Town”, dentro al suddetto hotel, che sarebbe stata il punto di incontro di tutti i partecipanti al festival.
Quattromila persone, provenienti da tutte le parti del mondo, Slovacchia, Bosnia, U.S.A, Ghana, Giordania, solo per citarne alcune.
Dopo aver cercato l’albergo e aver sistemato le valigie, decidiamo di pranzare al McDonald, non sapevamo ancora che sarebbe stato l’unico posto dove si sarebbe mangiato decentemente per tutta la durata del torneo…

Dopo pranzo incontriamo un altro gruppo di arbitri di Padova, successivamente altri di Verona, Cento, Ferrara. C’è pure un collega inglese, un certo Ebby Saleh.
Veniamo poi chiamati da alcuni addetti dell’organizzazione nella sala riunioni dell’Hotel, dove ci danno le disposizioni varie e la lista del programma con le partite da arbitrare.
La serata passa in compagnia nella PlayersTown, a fare amicizia e foto varie con i gruppetti di ragazze presenti per i vari tornei di Pallavolo, Nuoto, Tennis, Basket e, ovviamente, calcio femminile.
Il secondo giorno si debutta.
Io sono il primo ad arbitrare della giornata, sveglia alle 7, colazione eppoi al campo. Alle 8 e mezzo presenti sul Court3, campo in sintetico collocato all’interno del centro sportivo dell’Admira TrenkWalder, squadra viennese militante in seconda divisione austriaca.
Divisa nera, assistenti 1 e 2 Volpi e Riposati, arbitriamo una squadra di Bulgari, l’altra Statunitensi. Due tempi da 20 minuti. Successivamente arbitrano gli altri due, alternandoci a fare i guardalinee.
Ultima partita alle due, torniamo all’albergo cotti e con il Volpi che ha preso una solata mostruosa e che chiama “casa” la stanza dell’hotel…
Sabato è giornata libera, quindi per Venerdì sera ci organizziamo per andare a fare un po’ di bellavita a Vienna, ci facciamo indicare un locale piuttosto carino in centro e ritorniamo alle 4…distrutti, assieme ad un tassista che parla italiano e che smoccola in tedesco perchè gli austriaci gli stanno antipatici da fa schifo.
Sabato ci riposiamo, poi di nuovo in centro a visitare la città, i palazzi imperiali, la cattedrale di Santo Stefano ed il centro, spostandoci a bordo della metropolitana.
Domenica è il giorno delle finali, ho tre partite: sul court1 ore 9, sul court 3 ore 10,40 e sul court4 a 12,30.
Squadre correttissime, mai viste cose del genere in Italia, specialmente  se si tratta di finale. La più suggestiva è stata l’ultima partita, Freedom U.s.a – Sportsklub Marek Croazia, vinta da quest’ultima dopo la lotteria dei rigori.
Un episodio che ricordo molto bene è quando il “coach” delle americane, vistosi negare il calcio d’angolo, protestava prima con me, e poi chiedeva alla propria giocatrice: “Summer(Il nome della capitana,una fia da paura), have you touched the ball?” e, dopo la risposta affermativa della ragazza, si complimentava con me e si scusava per le proteste.
A chiusura, dovendo fare in poche righe un piccolo riassunto di tutte le emozioni che questa esperienza ci ha dato, invito tutti i nostri associati, specialmente i più giovani che hanno guardato con sufficienza queste iniziative, a PARTECIPARE.

E’ un’esperienza che sarà difficile scordare ragazzi, abbiamo l’opportunità di andare al di fuori della nostra realtà nazionale, abbiamo l’opportunità di fare nuove amicizie, l’opportunità di confrontarci con altri arbitri di altri paesi e perchè no, di fare una piccola vacanza semipagata. E non crediate che si arriva così distrutti dopo aver arbitrato tre partite da 40 minuti, il tempo per divertirsi c’è sempre..
Questo è solo un riassunto, di cose da raccontare cen’è tante.
Per tutte le domande possibili, risponderemo volentieri Io,Mirko e Marco.

Federico Giobbi


http://www.world-sports-festival.com/it/


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