La riunione tecnica di inizio Dicembre si è aperta con la breve presentazione degli ospiti da parte del Presidente Sezionale Paolo Monti: Vittorio Bini (Presidente Comitato Regionale Arbitri Toscana) e i Componenti del CRA Davide Matteoni e Marco Landucci. La riunione è partita dall’invito di Matteoni a mettersi a disposizione per la sezione e ad impegnarsi: “Ai più giovani dico sempre di mettere l’impegno, di lavorare in sezione e per la sezione perché è l’impegno che vi ritorna in fondo. Ciò che voi date qui dentro, è ciò che riavrete più avanti e ciò che vi resterà sempre”. Dopo questo breve e conciso intervento, ha preso la parola Marco Landucci: “Competenza deriva dal latino che significa cercare di ottenere i risultati confrontandosi con gli altri: la competenza è quello che ogni persona riesce a dimostrare di saper fare con efficacia. Correre è la competenza atletica, per questo bisogna allenarsi frequentando i poli sezionali e nazionali. Fischiare è la competenza tecnica: l’arbitro deve fischiare con efficacia e deve conoscere il regolamento, deve confrontarsi con i colleghi, partecipare alle riunioni tecniche e frequentare la sezione”. I due componenti del CRA hanno poi fatto gli auguri ai molti giovani presenti per la stagione corrente. La riunione è poi entrata nel vivo con l’intervento di Vittorio Bini che si è focalizzato sulle prestazioni atletiche dei ragazzi appartenenti all’organico regionale, con il focus preciso sugli arbitri pontederesi e successivamente sull’aspetto comportamentale dell’Arbitro: “In Toscana, si va ad arbitrare in Promozione ed Eccellenza per riuscire minimo a voler arbitrare in Serie C, pertanto il test di riferimento è quello che devono fare gli arbitri di Serie C.
Noi vogliamo vedere un arbitro che si muove in maniera agile, curiosa, che non tenda a fermarsi (con riferimento a diversi video didattico di una gara di Eccellenza Toscana). L’arbitro in questione non è un atleta, è un ragazzo normale che con la testa ha voluto essere lì (ndr, nella posizione ottimale) per prendere la decisione corretta, anche al 47esimo del secondo tempo a risultato acquisito”. Vittorio ha poi voluto focalizzarsi sulla crucialità della concentrazione sin dagli adempimenti preliminari alla gara, ben prima del calcio di inizio, per esempio per quanto concerne l’equipaggiamento dei calciatori, il posizionamento e l’atteggiamento nell’immediatezza del calcio di inizio, il comportamento nel proseguo della gara. A Vittorio vanno i più sentiti ringraziamenti della Sezione per la riunione interattiva e formativa, mai noiosa, e stimolante, soprattutto per i più giovani che ambiscono a palcoscenici di spessore.
Davide Delgadillo
Pubblicato su AIA Toscana