A breve, vi renderò partecipi di ciò che è avvenuto in questo raduno, ma adesso andiamo a osservare le prestazioni dei giovani Fischietti Pontederesi, che vi elenco in ordine alfabetico: Casalini Giacomo, Celardo Tommaso, Delgadillo Davide, Donzello Daniele, Masi Francesco, Zuanel Alessando.
Sotto il profilo atletico di pregievole fattura le prestazioni dell’intero gruppo, con risultanze ben oltre la media regionale: da sempre la nostra sezione si distingue per la propria capacità sotto il punto di vista atletico. Lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test ha visto prevalere Francesco Masi con un 19.1, seguito a ruota dal veterano Alessandro Zuanel con 18.8, Daniele Donzello 18.6, Davide Delgadillo e Tommaso Celardo con 18.5 e infine Giacomo Casalini con 17.5.
I dati spesso sono fuorvianti, in quanto lo Yo-Yo è una navetta sui 20 metri che può penalizzare molto un fisico alto come Giacomo, il quale ovviamente deve offrire più resistenza per far fronte agli stessi livelli dei colleghi. Ne è la dimostrazione il fatto che sul “FIFA test”, Giacomo ha sempre brillato, dimostrandosi uno dei migliori in assoluto.
Il profilo tecnico ha visto delle prestazioni che nel complesso non sono state del tutto ottimali: si ricorda ai lettori che il test comprende 24 domande di cui 4 a livello associativo, che sono indipendenti dal regolamento e sono generalmente le più difficili, in quanto fuori dalle consuetudini di tutti i giorni; sono consentiti un massimo di 7 errori. Ogni domanda è a tempo ed è posta in modo da mettere in difficoltà il lettore, che spesso e volentieri fa fatica pure a comprendere le sottigliezze che la perifrasi comporta.
Ha primeggiato Davide Delgadillo con soli 3 errori (11esimo su 93 in graduatoria regionale), seguito a ruota da Giacomo Casalini con 4 errori e Daniele Donzello con 5 errori (entrambi nellla prima metà del gruppo dei fischietti toscani).
Il profilo tecnico è importantissimo in quanto noi arbitri dobbiamo essere profondi conoscitori delle regole, in modo da saperle applicare in qualsiasi evenienza. Occorre adesso tanta umiltà e biosogna continuare a rimboccarci le maniche, in quanto serve un giusto mix di doti atletiche e tecniche, che prese singolarmente, non servono a nulla.
Se si vuole aspirare a grandi traguardi, bisogna essere grandi Arbitri, in campo e fuori, uomini di regole, tersi e umili.
In bocca al lupo a tutti e in bocca al lupo a coloro che andranno a cimentarsi nei prossimi raduni di prima e seconda categoria.