Cronaca di una vittoria annunciata: a Montignoso (MC), AIA Pontedera batte AIA Carrara 1-0 (60’ Gronchi Gabriele)
Il Presidente ieri sera è tornato in mezzo a voi.
Il pulman ci è costato un occhio della testa ma chi se ne frega: ne è valsa la pena.
Il freddo ci ha avvinghiato per tutta la partita ma noi (soprattutto quelli che con me erano in panchina) accompagnavamo le vostre gesti con balli, canti, imitazioni, prese in giro, fotografie e manate nel viso. Il freddo alla fine era solo un tiepido freschino…
Era un po’ che non seguivo la squadra e devo dire che siamo maturati, non grazie al mister, non grazie al modulo, non grazie all’allenamento. Siamo maturati e basta, soprattutto come mentalità. Se giochiamo spensierati e sereni dentro e fuori possiamo dire sempre la nostra con chiunque.
Il primo tempo senza sussulti con molti individualismi e “sero tiri” nello specchio delle porte da entrambe le parti. Calcio poco, calci pochissimi (solo un paio di GinoGini sempre attento al punto da colpire forte), palloni fuori tantissimi, troppi direi. A cornice di questo un arbitrino tuto impostato quasi un parallelepipedo ghiacciato che coi suoi gomitini sgambettava in mezzo al terreno di giuoco.
Gli AA…. Il 2 non pervenuto, l’1 una gran sagoma, visto che lo apprezzavamo davanti ai nostri occhi, con una caratteristica pressoché costante per tutto l’arco della gara: arrivava sempre dopo la banda, ma parecchio dopo. Non me ne vogliano i colleghi, si fa x fare due risate. E così mi toccava strigliare nello spogliatoio questi 11 brodi.
Il Donze ci mollava x andare a topa (io approvo sempre questo tipo di vostro passatempo, magari la prossima volta non fare il “radio”, ma decidi tu i tempi degli incontri fuori dai tempi arbitrali, sempre). Donne e arbitri sono due corridoi paralleli che raramente, molto raramente si incontrano, ricordatelo!
Dopo la strigliata dove già aleggiava del nervosismo inter nos, nei primi 15 minuti della ripresa siamo calati vistosamente, siamo rientrati in campo troppo molli e non concentrati e abbiamo rischiato di prendere gol in almeno 3 casi eclatanti. Due bei tiri apuani sventati dall’ottimo Zappo e un rigore (causato da un eccesso di ira di Capitan Vitolo), poi calciato male dal “vecchio” Danilo Rocchi, che con un destro inguardabile calciava a lato alzando pure un po’ di terra….. terribile. A quel punto come per incanto il grido della nostrra Sezione si alzava forte… e fino alla fine era un assedio, ma alla porta giusta quella dei Carrarini.
A quel punto i nostri scorrazzavano da ogni parte come impazziti:
- Monti illuminava il cielo nero con lanci millimetrici,
- Pasqualetti subentrato a “nonmiallenomaiImparatoperchèc’hodastudia’edifattipigliosempre30elode” (colpito da crampi alla fine del primo tempo per troppo allenamento appunto) si coordinava da vero bomber in semirovesciate a porta vuota e mandava incredibile fuori, dopo aver sverniciato la fascia destra n volte,
- GinoGini non sbagliava un rilancio, non sbagliava una pedata, le prendeva tute ma le dava agli altri (le pedate), una diga dalle sue parti impareggiabile; non a caso sarà dichiarato l’UFO in campo della partita premiato nello spogliatoi dal Presidente con il Phon Motoso,
- La difesa tuta teneva botta e ripartiva unita,
- Zappo si scaccolava non toccando più pallone,
- Zaunelllll passeggiava col pallone sotto braccio addormentandosi pian piano ma sempre in piedi…
- Ma soprattutto su un angolo battuto benone non ricordo da chi….(Pasqua o GinoGini) svettava di testa spalle alla porta e il pallone come x incanto si impalombellava scavalcando il portiere apuanino che poteva solo stare a guardando questo lampo che gli passava sopra la testa e bucava la rete! Era il gol della vittoria.
- In panchina già si consumavano riti pagani…. Montagnani e Arvia si picchiavano a sangue, ma chi ci rimetteva era il Presidente che si trovava rotti gli occhiali e un puro un occhio pieno di sangue… cose che capitano.
- L’arbitrino emetteva il triplice fischio, tutti negli spogliatoi….a gioire…macchè c’era ancora tempo per le critiche e i nervossismi che sinceramente avrei fatto volentieri a meno di vedere. Soprattuto dal Capitano, che di certo deve dare l’esempio, quello buono. Non certo quello visto ieri sera dopo la vittoria. E non ci sono critiche che giustifichino tale atteggiamento.
Alla prossima.
Il Presidente